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domenica 13 luglio 2008

[Cinema] Hellboy - The Golden Army

Un’antica legge incisa su metafisiche quanto incorruttibili tavole della verità recita che esistono due tipi di film a questo mondo. Le pellicole d’autore, opere di ingegno e passione mosse esclusivamente da sincero spirito creativo e amore per l’arte e la sua espressione, e i blockbuster, produzioni ciclopiche ad imperante stampo statunitense animate e caratterizzate da fini ben più materiali, e destinate di conseguenza ad un fugace quanto indiscriminato consumo di massa. Così è scritto. O almeno lo era fino ad oggi. Evidentemente infatti al regista Guillermo Del Toro (Cronos, Il labirinto del fauno) non piacciono né le regole né le banali classificazioni, e con Hellboy – The Golden Army realizza un mirabile ibrido, un film capace di far esplodere, grazie anche alle ingenti risorse stanziate per il progetto, tutta la sua visionaria fantasia, dando alla luce un mondo composto da strabilianti mostri e sinistri folletti e pervaso costantemente da una pungente quanto genuina ironia.

Salvato una prima volta il mondo nel film d’esordio, per Hellboy (Ron Perlam) non c’è mai un attimo di tregua. Come se non bastassero infatti le esplosive baruffe con la sua focosa compagna Liz (Selma Blair), il nostro improbabile eroe dovrà farsi di nuovo carico della salvezza dell’umanità, minacciata questa volta dall’ira del nobile Nuada (Luke Gross), principe elfico intenzionato a porre fine una volta per tutte al dominio dell’uomo sulla terra grazie all’impiego di un inarrestabile esercito di soldati d’oro. Sebbene banale nelle premesse, la trama nel suo svolgimento si rivela ben più complessa di quanto inizialmente appaia, offrendo in particolare dei personaggi dall’inaspettata caratterizzazione psicologica. Ne è un esempio proprio lo stesso principe Nuada, che pur rivestendo l’immancabile ruolo del cattivone di turno resta allo stesso tempo mosso da desideri nobili e facilmente comprensibili, come possono essere quelli di salvare il suo stesso popolo dall’estinzione e il ridare alle creature fantastiche un posto sulla terra, terra che invece è governata, umiliata e impunemente sfregiata dalla razza umana. E ancora, il rapporto simbiotico tra l’efebico antagonista e la sua candida sorella Nuala (Anna Walton), i dubbi dello stesso Hellboy sul suo operato, col suo animo ad essere combattuto tra il volere difendere l’umanità ma allo stesso tempo ferito dal disprezzo che quest'ultima non manca di palesare nei suoi confronti. Insomma, pur non discostandosi troppo nello svolgimento dai ritmi e dall’incedere di un classico popcorn movie, la pellicola offre al contempo vari spunti di riflessione, che coniugati ai continui e riusciti siparietti comici donano alla trama una dignità e una statura di tutto rispetto.

Promosso quindi per quanto riguarda l’intreccio narrativo, altrettanto positivo non può che essere il giudizio sull’impatto visivo e sulle fasi prettamente action. Guillermo del Toro riesce infatti, con una naturalezza a dir poco disarmante, a sposare forza e grazia in un armonioso e incantevole matrimonio, allestendo scene d’azione adrenaliniche e mozzafiato ma allo stesso tempo anche poetiche, rigate da una sottile vena di malinconia e avvolte da un’aura, da una bellezza dal sapore quasi decadente. Menzione particolare poi meritano le creature presenti nel film, che ricalcando un po’ le tonalità da fiaba grottesca già apprezzate nel Labirinto del fauno, stupiscono e ammaliano lo spettatore con le loro forme irregolari eppure piene di fascino, incantevoli e insieme terrificanti. In ultimo non ci si può esimere dal lodare l’ottimo lavoro interpretativo di tutto il cast, con in particolar modo Ron Perlam e Dough Jones (alias Abraham) a formare un duo comico davvero irresistibile, al quale si affiancherà in corso d’opera la new entry dell’eccentrico dottor Krauss, animato nella versione originale dalla voce di uno strepitoso Seth Macfarlane.

Hellboy – The Golden Army è quindi quello che non ti aspetti. Entri nel cinema convinto di trovati davanti il solito action movie estivo tutto effetti speciali e personaggi di plastilina e ne esci invece sorpreso e felice, perché in fin dei conti ti sei appena visto una delle più belle pellicole di questo 2008 e, volendo spingersi oltre, probabilmente anche uno dei più folli, visionari e divertenti film d’azione di tutti i tempi.

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